Pubblicato da Team Sport Xeler ● 15 Apr 2022
PARIGI ROUBAIX PERCORSO: PREPARAZIONE ALLA GARA
Parigi Roubaix percorso: come ci si prepara a una delle gare più importanti nel mondo del ciclismo? Alessandro Ballan, campione del mondo di ciclismo, è qui per spiegarcelo. Gli chiederemo quali sono i tratti caratteristici di questa gara, come bisogna prepararsi da un punto di vista tecnico (fisco e biomeccanico) e psicologico, cosa bisogna mangiare prima, gli integratori più adatti e alcuni piccoli segreti che derivano dalla sua esperienza per essere veramente pronti per questa giornata.
Parigi Roubaix gara: un po’ di storia
La Parigi-Roubaix è da sempre una delle gare più importanti nel mondo del ciclismo, a tal punto che viene anche chiamata “La regina delle classiche” essendo in assoluto la gara simbolo della stagione sportiva ciclistica, specialmente quelle che si svolgono in Francia al confine con il Belgio, come il Giro delle Fiandre. Allo stesso tempo viene denominata “La corsa di Pasqua”, visto che si svolge il giorno della festività e anche, in maniera un po’ macabra, “L’Inferno del Nord” in parte dovuta alle asperità del terreno che mettono a dura prova i ciclisti e in parte derivante dalla disastrosa situazione del territorio nel primo dopoguerra che costrinse per i primi anni successivi al conflitto a cambiare percorso.
La prima edizione si svolse nel 1896 e si può dire che fin da allora i belgi sono stati i re della Parigi-Roubaix grazie alla conoscenza del territorio e la somiglianza con i terreni belgi che da anni caratterizzano le strade di questo paese, per non parlare del ritardo nell’innovazione automobilistica rispetto al resto d’Europa che costrinse i cittadini a muoversi prettamente su due ruote. Infatti il Belgio al momento detiene 57 vittorie, a seguire la Francia con 28 e l’Italia con 14. Al momento il titolo lo detiene Sonny Colbrelli, italiano, che nel 2021 ha fatto un’incredibile performance portandosi a casa il premio e una grade soddisfazione.
Parigi Roubaix percorso: quali sono le caratteristiche?
Abbiamo chiesto innanzitutto ad Alessandro Ballan com’è il percorso e come si distingue questa gara, quali sono le caratteristiche principali a cui bisogna fare attenzione.
“La Parigi-Roubaix è una gara estremamente impegnativa, quasi estenuante, non a caso infatti viene chiamata “L’Inferno del Nord”. Si estende per 257 chilometri con 31 settori in pavé che compongono circa il 20% della gara, ovvero 55 chilometri. I primi 96 sono piuttosto semplici per un ciclista esperto, ma è da questo chilometro che la gara si inasprisce con il primo settore in pavé lungo poco più di due chilometri che va da Troisvilles a Inchy, poi l’altro momento topico è la foresta di Arenberg: 2,3 chilometri di puro pavé in mezzo al bosco che mettono a dura prova tutti i ciclisti e in cui avviene una prima scrematura dei concorrenti. Poi c’è il pavé di Carrefour de L’Arbre, anche questo estremamente complicato in cui vengono meglio definite le sorti della gara e infine al chilometro 10 dal traguardo troviamo il famoso passaggio a livello a cui bisogna prestare molta attenzione poiché si viene eliminati se si oltrepassa con le sbarre abbassate, cosa che sappiamo essere già successa!.
Anche il percorso per gli amatori è veramente tosto, si parla di 51 chilometri di asfalto che collegano Roubaix con la foresta di Arenberg e 100 chilometri di asfalto e pavé che devono affrontare anche i professionisti, quindi bisogna essere per preparati per poter gestire un terreno simile anche perché il percorso puntualmente si riempie di fango e diventa peggio del ghiaccio, un vero e proprio incubo per chi non è abituato.”
Parigi Roubaix percorso: come ci si prepara in fase di allenamento?
“Una gara come questa richiede senza ombra di dubbio una grande preparazione dal punto di vista fisico, ma oltre alla velocità e alla resistenza, qua bisogna saper gestire il percorso. E con questo non intendo solo sapere quando spingere e quando rallentare, come calibrare le risorse affinché possano giocare a nostro vantaggio in determinati punti della gara, intendo soprattutto sapere come comportarsi con un terreno simile.
Il pavé può essere una vera e propria rovina se non si sa cosa fare quando ci si pedala sopra perché al di là di rendere sconnesso e difficile il pavimento, bisogna anche tenere in considerazione gli agenti atmosferici a cui questa regione è soggetta: pioggia e vento rendono la corsa molto complicata, specialmente quando si riempie di fango la pista e scivolare è una questione di qualche secondo. A fine gara si vedono tutti i ciclisti arrivare sporchi di fango che sembra si siano tuffati nelle pozzanghere, ma questa è proprio la verità. Il fango ti arriva fino alla faccia, a volte negli occhi e uno deve saperlo gestire.
Chiaramente in questo l’esperienza aiuta tantissimo, ma non significa che questo aspetto non possa essere allenato per arrivare pronti il giorno della gara. Durante l’anno è importante inserire degli allenamenti che non prevedano solo uscite in bici ma anche potenziamento muscolare in palestra in cui si può dedicare più attenzione alla parte superiore del corpo, il cosiddetto core, e anche alle braccia che in apparenza potrebbero sembrare inutili a un ciclista ma in realtà in competizioni come queste è l’unica cosa che veramente ti salva perché devi avere braccia forti pronte a subire e attutire tutti i colpi che la ruota prende a causa del terreno. Quindi il mio consiglio è di intensificare questo aspetto dell’allenamento quando si avvicina la gara, almeno 15 giorni prima è bene allenare braccia e mani con delle molle da palestra così saranno più forti.”
Parigi Roubaix percorso: cosa bisogna mangiare?
“L’alimentazione ti salva in questi casi se fatta bene, per tante persone fa la differenza durante la gara ed è una cosa che si nota tantissimo. È chiaro che normalmente bisogna cercare di avere una dieta più varia ed equilibrata possibile ma quando si avvicina la gara è bene fare stock di proteine quando mancano ancora un po’ di giorni e poi a ridosso della competizione carboidrati come non ci fosse un domani. Il giorno prima e la colazione prima della Parigi Roubaix sono cruciali e vanno mangiate consistenti quantità di pasta o riso che sono in grado di creare scorte di carboidrati a lunga durata di cui poter usufruire durante la gara e che saranno quindi in grado di generare energia per sostenere lo sforzo.
Solitamente per le competizioni è sufficiente fare una ricca colazione comprensiva dei giusti alimenti e si è a posto fino alla partenza perché tanto durante il percorso si possono sempre prendere dei gel o simili per poter darci quel boost di energia quando siamo stanchi. In questo caso il discorso è un po’ diverso perché essendo un terreno molto particolare a cui bisogna prestare una grande attenzione, anche la minima distrazione come tirare fuori il gel dalla tasca può essere molto pericolosa e quindi difficilmente si riesce a usufruire di questi piccoli aiuti. La soluzione è quella di fare uno spuntino 10 minuti prima della gara, così se fosse difficile assumere dei supplementi durante la competizione, si potrà godere di un po’ di energia generata dallo spuntino. Con questo non dico che non sia necessario mettersi nella tasca un po’ di gel o di marmellatine, anzi, se uno riesce ad assumerle è nettamente meglio perché altrimenti rischia crisi di fame e di zuccheri, però è sicuramente più complicato rispetto ad altre competizioni e quindi lo spuntino pre gara può tamponare un minimo il problema.”
Parigi Roubaix percorso: che integratori gara prendere?
“Essendo questa una gara importante c’è bisogno di un supplemento altrettanto importante, non smetterò mai di dire quanto gli integratori possano fare la differenza non solo a livello di prestazioni ma proprio di benessere psicofisico, anche perché convivere con dei dolori e infortuni causati dalla volontà di spingere di più di quello che il nostro corpo poteva sopportare, è difficile e impegnativo.
Quindi per una gara del genere il Racing Box è sicuramente perfetto perché permette di resistere più a lungosenza stressare eccessivamente il corpo, di avere una migliore efficienza della massa muscolare, e quindi aumentare la velocità e la forza, e soprattutto è in grado di aumentare la concentrazione, cruciale in una competizione così impegnativa.
Il dosaggio dipende da quanto si è allenati, ma in ogni caso io non scenderei sotto le 3 compresse per ogni componente e chiaramente non prenderei più di 4 essendo il dosaggio massimo. Sicuramente con un supporto del genere si potrà ottenere una performance nettamente superiore e un recupero molto più veloce. A proposito di recupero… bisogna farlo! Il recupero dopo una gara, specialmente di questa portata, è cruciale perché permette sia al fisico che alla mente di rimanere in salute e di poter pedalare a lungo in bici. L’alimentazione e gli integratori devono essere assunti al meglio in questa fase per poter rigenerare i muscoli.”
Parigi Roubaix percorso: i segreti di Alessandro Ballan
Abbiamo infine chiesto ad Alessandro dei consigli e piccoli segreti che lui ha utilizzato per le sue Parigi-Roubaix…
“Beh, i miei segreti… sicuramente visto il terreno un grande aiuto può essere il doppio nastro sul manubrio o un gel così da poter ammortizzare le vibrazioni del pavé e poi è fondamentale tenere la pressione dei pneumatici abbastanza bassa così da poter aderire meglio al terreno e non scivolare. In ogni caso, si può pensare di andare da un biomeccanico prima della gara che è in grado di settare la bici nel modo giusto se è veramente in gamba.
E poi ovviamente l’integratore fa la differenza, Racing Box tutta la vita. Se l’avessi avuto allora avrei sicuramente potuto dare di più”.
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Ecco i segreti di Alessandro Ballan per la Parigi-Roubaix, interessanti e ottimi spunti da cui partire!
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Topic: Bike world, Gara
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