Pubblicato da Team Sport Xeler ● 08 Apr 2022

GIRO DELLE FIANDRE PERCORSO: COME PREPARARSI AL MEGLIO

ciclismo-fiandre-giro_delle_fiandre-bici-gara-integratori-alessandro_ballan-alimentazione-preparazioneGiro delle Fiandre percorso: quali caratteristiche ha? Come lo si deve affrontare? Come ci si prepara a una gara del genere? Il weekend del Giro delle Fiandre è appena finito e così abbiamo pensato di chiedere al campione del mondo di ciclismo Alessandro Ballan quali sono i segreti per prepararsi al meglio a una gara come questa. Siete curiosi di sapere come ha fatto lui e di avere alcuni dei suoi più preziosi consigli? Date una letta alle prossime righe allora!

Giro delle Fiandre percorso: come nasce?

Iniziamo intanto con un po’ di storia. Il Giro delle Fiandre nasce nel 1913 grazie al giornalista Karel Van Wynendaele, il fondatore del giornale sportivo Sportwereld. L’idea era quella di omaggiare le più belle località delle Fiandre come Gand e Bruges e quindi istituire una gara che permettesse a partecipanti e spettatori di ammirare questi fantastici paesaggi. Da quell’anno si è sempre verificata tranne per quattro anni in concomitanza con la prima guerra mondiale, invece durante la seconda, non si fermò poiché era diventata un’istituzione irrinunciabile per tutti i ciclisti e appassionati di bici.

 

Durante gli anni il tragitto cambiò leggermente togliendo dal percorso alcuni muri, aggiungendoli nuovamente nelle edizioni successive e introducendone di nuovi. Alcuni esempi sono il Muro di Grammont, il Bosberg e il Paterberg. I ciclisti con più vittorie sono Achiel Buysse (belga), Fiorenzo Magni (l’unico ad aver vinto tre edizioni consecutive), Eric Leman, Johan Museeuw, Tom Boonen e Fabian Cancellara (svizzero).

La vittoria di quest’anno la detiene per la seconda volta l’olandese Mathieu van del Poel che oltre a essere un ciclista su strada, è anche ciclocrossista e mountain biker.

 

Giro delle Fiandre: com’è il percorso?

Abbiamo chiesto ad Alessandro Ballan di raccontarci come erano i percorsi di quest’anno:

 

“Il Giro delle Fiandre 2022 prevedeva quattro percorsi: il più corto e più semplice era quello da 74 chilometri con un dislivello complessivo di 1000 metri, a seguire quello da 130 chilometri con un dislivello di circa 1600 metri e poi i più gettonati, quello da 177 chilometri e dislivello di 1800 metri con partenza e arrivo a Oudenaarde e infine il più lungo di 217 chilometri e un dislivello di 2000 metri che parte da Anversa e arriva a Oudenaarede attraversando tutta la regione delle Fiandre; decisamente quello più lungo e impegnativo per chi si vuole veramente mettere in gioco.

 

La particolarità di questo giro è sicuramente dovuta alle ripide, corte ma frequenti salite che si incontrano più volte durante la gara: i cosiddetti muri (non a caso viene chiamata la “corsa dei muri”). Ovviamente poi c’è la pavimentazione in pavé che bisogna imparare a gestire se si vuole fare bene questa gara”

 

Giro delle Fiandre percorso: cosa bisogna mangiare?

L’alimentazione è fondamentale come in tutte le gare, ma è giusto calibrarla e definirla nel modo corretto a seconda delle caratteristiche della competizione. Il Giro delle Fiandre è piuttosto lungo ma ancora più impegnativi sono i muri che richiedono un notevole sforzo fisico e mentale, per questo non possiamo aspettarci che il corpo inizi a reperire energia dalle proteine muscolari, intanto perché è un processo che richiede molto più tempo, e poi perché non ha la stessa resa di energia istantanea che proviene da prodotti ricchi di zuccheri.

 

Dunque, quello che ho fatto io prima di questo giro è assumere una cospicua quantità di carboidrati. Chiaramente assumere zuccheri semplici e facili da digerire come miele, caramelle, yogurt, frutta e latte è controproducente quando si è in fase di stoccaggio degli zuccheri poiché vengono digeriti con molta facilità dall’organismo e quindi l’energia prodotta non viene consumata durante la gara ma prima. È meglio preferire zuccheri complessi come la pasta, il pane, il riso, le patate e la manioca che sono in grado di apportare delle riserve di energia a lungo termine, utilissime per affrontare la gara con le giuste risorse. Quindi il giorno prima e durante la colazione prima della gara, via di carboidrati che possano fornire molta energia. Chiaramente non è che ci si dimentica delle proteine e della verdura (che in realtà saranno utilissimi dopo la gara), ma è giusto nella fase appena precedente dare la priorità ai carboidrati complessi. Altra cosa fondamentale è l’idratazione, bevete tanto, ma tanto veramente! Non solo durante la gara ma anche prima, bevete litri d’acqua accompagnati da sali minerali così riuscirete a trattenerli e non espellerli subito, anche perché ne avrete da sudare!

 

Durante la gara il mio consiglio è quello non solo di idratarsi ma anche di continuare a mangiare per non avere attacchi di fame improvvisa, una buona soluzione sono i gel di maltodestrine ma anche un po’ di marmellata o miele faranno il loro lavoro. Qui ha senso assumere questi zuccheri a resa veloce perché permettono di creare energia in maniera quasi istantanea e durante la competizione potrà essere un grande aiuto contro la stanchezza, oltre che la fame”.

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Giro delle Fiandre percorso: come settare la bici in maniera corretta?

“Non solo è importante mangiare i cibi adeguati prima di una gara come il Giro delle Fiandre, è essenziale prepararsi anche da un punto di vista fisico e meccanico. Gli allenamenti devono essere mirati ad affrontare un percorso particolare come questo, ecco quindi che il potenziamento delle gambe diventa cruciale per poter spingere per tutti quei chilometri, fare ripetute in salita ti aiuta in questo tipo di sforzo e aumentare la resistenza diventa cruciale.

 

Anche la bici però deve rispettare dei parametri, o sarebbe meglio li rispettasse, così da poter sfruttare al meglio l’aiuto che ci può dare. È importante innanzitutto che la bici sia una normale bici da corsa, non deve avere particolari caratteristiche o settaggi, l’unica accortezza riguarda la pressione dei pneumatici che dovrebbe essere piuttosto bassa (intorno ai 5,5/6 bar). Questo è di grande aiuto quando si percorrono tratti pavimentati da pavépoiché una pressione più bassa permette di aderire meglio al suolo evitando di scivolare e andare più veloci”.

 

Giro delle Fiandre percorso: integrazione e consiglio extra di Alessandro Ballan

“A tutto quello che abbiamo detto fino ad ora si aggiunge un tassello altrettanto fondamentale: l’integrazione. In gare lunghe come queste non ci si può permettere di dimenticarsi di questo aspetto se si vuole veramente fare una performance al massimo delle proprie possibilità e capacità, anche perché si sa che a volte l’adrenalina e l’ansia possono giocare brutti scherzi causando un rendimento del corpo, e soprattutto della mente, minore. In una gara del genere l’idratazione con sali minerali e l’integrazione con gel non è sufficiente, è necessario un prodotto che sia effettivamente di qualità e specifico per una gara di ciclismo come Racing Box che contiene due componenti (Xeler Action e Xeler Fuel) le cui azioni sono l’incremento della resistenza allo sforzo fisco tramite l'aumento della forza e dell'attività dei neurotrasmettitori, l'aumento della funzionalità circolatoria e respiratoria, la costruzione, la ricostruzione e l'aumento della potenza della massa muscolare, l'attivazione dell'azione antinfiammatoria, la stimolazione energetica e il riequilibrio psico-fisico, il sostengo del tono dell'umore, il supporto all'attività cardiocircolatoria e detossificazione e lipodrenaggio.

Inoltre si potrà godere del giusto apporto di zuccheri, aminoacidi e vitamine per non soffrire la fame durante la gara. L’assunzione ottimale è di 4 compresse per ciascun componente dai 30 minuti a un’ora prima della garaessendo un percorso lungo e impegnativo”

 

Abbiamo infine chiesto ad Alessandro se avesse qualche ultimo consiglio per questa competizione:

 

“Beh, la gestione del percorso è importante, studiatelo molto bene perché vi metterà alla prova. Il mio consiglio è di non strafare fin da subito, bisogna prenderla con calma e soprattutto risparmiare forza ed energia per gli ultimi tre muri che sono senza alcun dubbio i più difficili in cui le sorti della competizione di solito si definiscono e un piccolo sbaglio può costare caro. Detto questo, il consiglio più grande è comunque quello di divertirsi, alla fine si nasconde tutto lì!”.

 

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Topic: Bike world, Gara

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