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IL CICLISTA DIETRO UN MOTORE: CONSIGLI PER AUMENTARE IL RITMO

Scritto da Team Sport Xeler | 27 Apr 2021

Potrebbe sembrare strano vedere il ciclista dietro un motore ma in realtà questa tecnica viene utilizzata da molti anni per riuscire ad allenare il ritmo della pedalata e il rapporto in determinate circostanze e in particolari momenti della stagione sportiva. Non bisogna pensare però che il lavoro dietro motore sia semplice, infatti è essenziale svolgerlo in un determinato modo per poter trarre il meglio da questo tipo di allenamento e renderlo realmente efficace per la propria preparazione atletica. Ecco a te i alcuni consigli su come svolgere correttamente l’allenamento ciclistico dietro motore.

Il ciclista dietro un motore: perché e quando farlo?

Il lavoro dietro motore consiste nel pedalare per diverso tempo, in piano o in lieve pendenza, dietro a un mezzo come uno scooter o una macchina per ricreare le condizioni di gara e raggiungere rapporti che non si potrebbero raggiungere a causa dell’attrito dovuto all’aria, dunque eliminando la resistenza aerodinamica.

 

La “scia” creata dal mezzo permette al ciclista di non scomporsi specialmente sulle salite dove si tende a muoversi molto e saltellare sulla sella, permettendo invece di pedalare a un ritmo sostenuto per diverso tempo. È utile svolgerlo quando sta per iniziare la stagione agonistica per simulare le condizioni di gara e stimolare l’ingressodella cosiddetta forma.

 

Inoltre può essere utile anche per migliorare la pedalata rotonda poiché l’assenza di attrito aerodinamico lascia spazio a una pedalata più rilassata completa che potrà poi essere portata in gara per risultati migliori.

 

Il ciclista dietro un motore: come farlo in sicurezza

Il lavoro dietro motore dev’essere svolto in un determinato modo e con le giuste precauzioni, prima di tutto per essere efficace e poi per garantire la sicurezza del ciclista e di chi guida il mezzo.

 

Innanzitutto è utile capire quanto deve durare un allenamento dietro motore e a che ritmo bisogna svolgerlo. Una durata precisa non esiste e soprattutto dev’essere commisurata con le proprie capacità e preparazione, in media dovrebbe durare 60/70 minuti continui a circa 115/125 rpm oppure, se le condizioni fisiche non lo permettono, si possono svolgere delle sequenze da 30 minuti. In aggiunta, se si vuole aumentare la difficoltà e l’intensità, si possono alternare dei momenti “fuori scia”.

La sicurezza è sempre importante quando si va in bici, ma si deve stare ancora più attenti per questo tipo di allenamento poiché ci si trova in prossimità di un veicolo a motore. È importante che l’autista conosca molto bene le caratteristiche e le peculiarità del ciclista così da poter mantenere un ritmo adeguato per un tempo preciso senza metterlo in pericolo. Inoltre deve anche essere sufficientemente informato ed esperto sul tipo ti veicolo che sta guidando poiché delle variazioni di gas possono essere pericolose per chi è in bici, il tempo di frenata è diverso per i due mezzi, le condizioni della strada possono incidere sull’andamento e altro ancora. Inoltre è fondamentale farlo in strade poco o nulla trafficate onde evitare repentine frenate o cambi di velocità.

La sicurezza in bici è un aspetto di fondamentale importanza anche e soprattutto per campioni del mondo del calibro di Alessandro Ballan. 

L'abbiamo intervistato e ci siamo fatti raccontare tutti gli aspetti da controllare quando si corre in bici: 

Il ciclista dietro un motore: cosa bisogna assumere?

Il lavoro dietro motore richiede molta resistenza e grande forza muscolare nonostante l’assenza di resistenza aerodinamica, l’allenamento è fondamentale per sviluppare questi aspetti ma allo stesso tempo l’alimentazione rappresenta una grande parte della preparazione del ciclista. Tutte le risorse di cui dispone provengono per la maggior parte dalla dieta e grazie a questa può permettersi di pretendere determinati sforzi dal proprio corpo.

 

È importante assicurarsi una buona riserva di energia da consumare durante l’allenamento e per questo prima dell’uscita bisogna consumare una generosa quantità di carboidrati che si possono reperire da pane, pasta, riso, meglio se integrali, e soprattutto non devono essere zuccheri semplici che comportano un picco glicemico che, una volta sceso, fa sentire il ciclista ancora più stanco.

 

Estremamente importanti sono i sali minerali durante l’uscita che devono essere reintegrati vista l’ingente quantità che viene consumata tramite il sudore, bisogna quindi aggiungere alla borraccia d’acqua un integratore a base saline di qualità che dia allo stesso tempo un supporto al corpo oltre a semplicemente fornire dei minerali.

 

 

Le proteine sono più importanti dopo l’allenamento poiché vanno a riparare le fibre muscolari danneggiate durante l’attività ma bisogna in ogni caso assicurarsi di averne sufficienti quantità anche prima di salire in bici per donare un ulteriore supporto ai muscoli che vengono pesantemente sforzati. Al contrario le vitamine andrebbero sempre assunte in generose quantità perché sono i migliori antiossidanti per uno sportivo che a causa dello sforzo tende a ad avere più radicali liberi nel corpo, estremamente nocivi per la propria salute.

 

I grassi invece vanno limitati perché appesantiscono eccessivamente il corpo e l’apparato digerente fornendo energia solo a breve termine e soprattutto possono incidere sul peso corporeo del ciclista penalizzandolo. Infine bisogna ricordarsi di non mangiare a ridosso dell’uscita perché ci si sentirà appesantiti e tutte le energie verranno spese per la digestione lasciandone poche all’attività fisica.

 

Il ciclista dietro un motore: è necessario il recupero

Vista l’intensa attività che il dietro motore richiede, è essenziale lasciare al corpo il tempo e la possibilità di riprendersi dallo sforzo tramite il recupero. Recuperare le energie fisiche e mentali è più che necessario se si vuole andare in bici per molto tempo e godere contemporaneamente di un’ottima salute fisica.

 

Recupero non significa necessariamente eliminare qualsiasi tipo di attività, infatti molti ciclisti notano notevoli benefici nei confronti del proprio corpo quando nei giorni di pausa di dedicano a sessioni di yoga, pilates o si concentrano su allenamenti ben più blandi come il core stability per aumentare l’elasticità e la flessibilità incredibilmente utili per gli atleti.

 

Il recupero poi va ricercato anche in ciò che si assume, infatti è importate aumentare leggermente in questa fase l’introito di proteine per il benessere delle fibre muscolari ma è anche essenziale assumere degli integratori che agevolino il processo.

 

RECARGO è l’integratore Xeler System adibito a questa delicata e importante fase: è un prodotto di estrema qualità che pensa non solo al fisico del ciclista ma anche allo stress mentale che l’attività fisica può comportare, infatti le principali azioni di RECARGO sono:

  1.  disinfiammare la muscolatura e l’apparato tendineo
  2.  ricostruire i muscoli
  3.  recuperare le energie
  4.  riequilibrare lo stato psicofisico del ciclista

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