Quando pratichiamo sport di endurance come il ciclismo, la fatica è la prima cosa che deve essere considerata ma la fatica che proviamo non è sempre la stessa e non colpisce una sola parte del corpo. A seconda della causa che lo genera, l’affaticamento si può dividere principalmente in tre categorie:
FATICA MUSCOLARE
La più comune e quella che viene solitamente intesa come fatica per eccellenza è quella che si sente sui muscoli e si manifesta con acido lattico subito dopo l'allenamento e dolori specialmente il giorno successivo.
FATICA CARDIOVASCOLARE
Durante l’allenamento il cuore e i polmoni vengono intensamente stressati poiché durante l’esercizio fisico per sostenere l’attività il battito cardiaco insieme al respiro aumentano sensibilmente. Quando si richiede all’organismo uno sforzo eccessivamente grande, ci si può trovare nell’impossibilità o grande difficoltà di poterglielo dare proprio perché ormai il cuore e i polmoni sono troppo affaticati.
FATICA MENTALE
Questo senso di affaticamento colpisce il sistema nervoso ed è probabilmente quello che ha più impatto sul nostro corpo perché ci mette letteralmente ko, quando usciamo in bici i nostri sensi (vista, udito, tatto) vengono utilizzati per un tempo prolungato e al termine di esso sentono anche loro il bisogno di risposare.
La fatica che un allenamento provoca dipende da innumerevoli fattori sia esogeni che endogeni all’atleta tra cui alcune caratteristiche personali (età, sesso, carattere), climatiche (freddo, pioggia, vento) oppure caratteristiche della bici o del tipo di allenamento che si sta eseguendo.
La fatica può dipendere in primo luogo dalla bici su cui si sta pedalando: la taglia del telaio dev’essere adatta alle misure corporee e alla postura dell’atleta; il tipo di bici che stiamo utilizzando adeguato in correlazione alla disciplina che svolgiamo e il territorio su cui ci troviamo; i pneumatici devono avere la giusta pressione e devono essere adatti al percorso; fare attenzione che la bici lavori in maniera corretta e appropriata.
In secondo luogo bisogna prestare attenzione alla pedalata e come si sta sulla bici: è importante fare sempre una pedalata rotonda. Ovvero non limitandoci solo a spingere ma anche a tirare; e poi sapere come e quando cambiare marcia per poter trarre il meglio dalla propria prestazione.
Infine ci si deve concentrare su se stessi e il proprio corpo. Una volta che ci siamo assicurati di avere il giusto equipaggio e di stare sulla bici nella maniera corretta, dobbiamo capire se il nostro organismo è veramente pronto a sopportare lo sforzo oppure se non abbiamo tutte le carte in regola per portare al minimo l’affaticamento.
Innanzitutto dobbiamo pensare alla nostra cara e importante acqua poiché idratarsi durante l’allenamento è essenziale per garantire al nostro corpo le quantità di liquidi di cui ha bisogno e che siano in grado di ripristinare i livelli di sudore prodotti durante l’attività fisica (fondamentali per garantire il corretto funzionamento del metabolismo), questo vale anche d’inverno!
Poi bisogna fare attenzione alle proprie condizioni fisiche per quanto riguarda la flessibilità. Questa è essenziale per l’agilità sui pedali, per prevenire gli infortuni, per sentire meno la fatica durante l’allenamento e per sentire meno dolore al termine. La flessibilità si può allenare con diversi esercizi di stretching oppure yoga o ancora pilates e risultano estremamente utili perché in grado di rafforzare i muscoli, i tendini, i legamenti e di sentire meno la fatica perché più allenati. È importante dunque eseguire esercizi per la flessibilità costantemente e con cura, soprattutto perché i veri risultati si possono vedere solo a distanza di tempo e quando gli esercizi sono fatti con metodo.
L’alimentazione ricopre ancora una volta un ruolo fondamentale poiché i giusti alimenti sono in grado di fornirci l’energia di cui necessitiamo per affrontare l’allenamento, è bene però non esagerare quando ci troviamo in prossimità dell’attività fisica perché questo potrebbe produrre l’effetto contrario e appesantirci. Pensare di poter mangiare qualsiasi cosa perché tanto poi si consuma tutto in bici, è assolutamente sbagliato. Anzi, rimanere leggeri subito prima di un allenamento o durante le pause è molto importante se si vuole migliorare la prestazione e diminuire lo sforzo perché in questo modo il corpo non spende energie per una lunga digestione.
Al di là delle soluzioni appena elencate, la fatica può essere seriamente diminuita da due fattori complementari: la mente e i prodotti per il recupero.
Quando l’affaticamento si fa sentire, la grande parte la fa la mente perché e ciò che spinge il corpo a continuare quando non ce la fa più con de semplici trucchetti (che spesso fa inconsciamente) come pensare a qualcos’altro, cantre una canzone o fissarsi degli obiettivi concreti (come pedalare fino a un oggetto fisico e poi cambiarlo ogni volta che viene raggiunto). In questo modo si mette alla prova le proprie capacità volendo, senza rendersene conto, dimostrare a se stessi di essere in grado di non mollare e continuare a pedalare.
Inoltre bisogna essere molto pazienti e perseveranti nel continuare ad allenarsi e andare oltre i propri limiti anche quando questo richiede tempo e i risultati impiegano parecchio ad arrivare. La concentrazione e la resilienza sono due caratteristiche che un buon ciclista deve avere se vuole veramente raggiugere i suoi obiettivi.
Un’altra soluzione che aiuta la mente a svolgere queste azioni sono i prodotti per ciclisti formulati appositamente per il recupero: quando il corpo e la testa sono stanchi e fare un altro allenamento diventa quasi impensabile.
Il recupero per l’atleta rappresenta un momento di pausa o riduzione dello stress e dello sforzo fisico a cui solitamente sottopone il proprio corpo e la mente che deve essere necessariamente inserito all’interno del programma di allenamento per vedere dei risultati tangibili e per svolgere al meglio questo sport.
Gli integratori per recupero muscolare sono studiati per rendere più semplice e veloce la fase di recupero al ciclista proteggendo i muscoli e i tendini garantendo così una carriera sui pedali più duratura grazie alle attenzioni prestate al proprio corpo al termine di un allenamento o una gara. Un integratore recupero muscolare per essere di qualità e ancora più efficace, deve tener conto anche della mente dell’atleta che è sottoposto a uno sforzo e una pressione non indifferente poiché per raggiungere gli obiettivi è necessario che sia determinato e che spinga il proprio corpo e la propria mente oltre i propri limiti e questo a lungo andare può diventare moto stressante o deleterio se non lascia al proprio organismo il tempo e la possibilità di ripristinare tutte le condizioni necessarie a un allenamento di qualità e soddisfacente.
Allenarsi senza sosta e non lasciando al corpo un momento di riposo, soprattutto quando è terribilmente stanco, è deleterio oltre a essere molto pericoloso per tendini, muscoli legamenti e ovviamente per la mente (uno stress eccessivo ha effetti devastanti sul cervello). Dunque per ripristinare le funzioni utili all’allenamento è fondamentale concedersi il riposo di cui si ha bisogno e affiancarlo all’assunzione di integratori per il recupero muscolare e mentale.
Questo è quello che Xeler System si impegna a fare con Recargo, un prodotto volto alla ricostruzione e protezione dei muscoli e dei tendini oltre alla grande attenzione che presta all’equilibrio psicofisico del ciclista, caratteristiche essenziali per rientrare tra gli integratori recupero muscolare ciclismo di qualità.
La fatica è una componente essenziale del ciclismo che se non esistesse, non renderebbe questo sport così intenso e divertente. È giusto però riconoscere il tipo di sforzo e se esso sia adeguato al nostro corpo per poi poterlo gestire ed, eventualmente, eliminarlo in completa sicurezza.
Prova subito Recargo, il prodotto di Xeler System per il tuo veloce ed efficace recupero muscolare e mentale, d’ora in poi la fatica sarà solo un divertimento!